“Mamma cos’è successo? Oggi la più grande paura è l’insuccesso…”
così recita una vivace canzone dei The Zen Circus intitolata “Canta che ti passa” cogliendo uno dei nervi scoperti del nostro tempo, soprattutto per quel che riguarda le nuove generazioni: la paura del fallimento.
Perché abbiamo così tanta paura di sbagliare?
Perché dopo esserci presi un tregua, per i più, durante il periodo natalizio torniamo a trottare senza sosta a combattere per ottenere successi, risultati … per paura di arenarci e non salire più?
Si chiama ansia da prestazione, ed è quella roba tremenda che ci attanaglia quando siamo alle prese con qualcosa a cui teniamo tanto il cui esito dipende principalmente dalle nostre capacità.
Mi dirai ma se sono preparata/o che ansia da prestazione devo temere?
Eh….L’ansia da prestazione arriva, eccome se arriva!
Per quanto ci si possa illudere che si dimentichi di noi, alla fine, quando il pensiero dell’interrogazione si fa incalzante, eccola che spunta dal nostro stomaco, determinata, indisturbata: è l’ansia da prestazione!
Ci sono esami in vista all’università,l’inizio del nuovo anno nel mondo delle aziende, la lista dei buoni propositi (programmati mi raccomando!) da portare avanti…insomma un bel da fare!
Qui l’ansia da prestazione inizia a farsi sentire!
L’ansia da prestazione è causata da molti fattori, ma se riesce a raggiungere livelli molto alti può generare problemi e condurci lontano dal nostro obiettivo.
Quindi occhio a come gestirla, perché se il panico ti assale la miglior preparazione non verrà ripagata.
Bisogna dunque munirsi di tutte le strategie possibili per evitare di cadere nella sua trappola.
L’ansia da prestazione dipende principalmente dalla mancanza di una solida sicurezza nel conoscere a fondo tutti gli argomenti della nostra performance, dalla paura che ci venga chiesto quello a cui non sappiamo rispondere.
Sicuramente è di grande aiuto consolidare la conoscenza degli argomenti in modo da partire in maniera brillante e acquisire sicurezza per la parte restante dell’interrogazione/ presentazione/esposizione.
Per acquisire maggiore sicurezza è importante ripassare in primo luogo le cose che ti sembrano meno chiare, quelle che ricordi con minor precisione, che sono poi quelle che maggiormente alimentano l’ansia da prestazione.
Nel caso dello studio è fondamentale immaginare nelle sere precedenti all’interrogazione quel momento come un momento positivo, in cui saremo in grado di rispondere correttamente a tutte le domande.
Dunque regola d’oro: evitare previsioni catastrofiche, visto che siamo bravissimi a immaginare le tragedie quando siamo in preda all’ansia da prestazione, dunque iniziare a lavorarci immediatamente!
Buon lavoro
Fermo lì che non ho finito!
Quello che hai letto fa parte di un progetto e di un percorso molto più articolato e completo, quindi se ti è piaciuto quello che hai letto non puoi non saperne di più.
Mano alla tastiera e scrivi a [email protected]
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