Proprio così: Tholrndike ha elaborato una serie di leggi secondo le quali l’apprendimento entra in azione.
Siamo spesso portati a pensare che l’apprendimento segua due flussi: uno spontaneo, quasi involontario, l’altro impegnato, come quando devi imparare qualcosa che ti serve e proprio non ti entra nella testa.
Edward L. Tholrndike, psicologo e docente universitario alla Columbia University nel 1932 ha scritto The Fundamentals of Learning promulgando di fatto una sorta di pacchetto di leggi che regolano l’apprendimento.
Come queste leggi possono spiegare il modo di apprendere?
Ti rispondo subito: lavorando sulle condizioni esterne, ovvero quei fattori che per forza di cose ti inducono ad apprendere.
➡️ 1 Legge della motivazione
Quando si hanno validi motivi per imparare, l’apprendimento diventa un processo più piacevole e facile. Si fanno progressi a mano a mano che ci si avvicina al risultato proprio perché quel risultato ci serve per arrivare a qualcosa che desideriamo. Hai presente quando devi imparare a muoverti in autonomia in un determinato contesto, magari in un’altra lingua? O quando devi usare una nuova App che ti serve per cose per te importantissime?
➡️ 2 La legge dell’esercizio
Se compi un’azione con una certa ripetizione per forza di cose memorizzi i passaggi e la impari. Non hai idea di quante cose hai imparato senza metterti lì con l’intento di studiare. Questa legge ancora oggi è alla base dell’apprendimento fondato sull’esercizio.
➡️ 3 La legge dell’effetto
Se l’apprendimento è accompagnato da sensazioni piacevoli e positive è più efficace, quando è associato ad emozioni frustranti o imbarazzanti si indebolisce notevolmente. Ti è mai capitato di studiare in un luogo poco confortevole o in un contesto poco sereno in termini di atmosfera? Ecco ora pensa che sei in un posto che ami, nella pace assoluta, e stai studiando. Quale astruso argomento potrà mai rovinare quel mood?
➡️ 4 La legge delle priorità
Sembra sia scientificamente provato che in un elenco di argomenti i contenuti studiati per primi creano un impatto molto forte, pressoché incancellabile.
➡️ 5 La legge dell’intensità
Si sa che la noia non rende molto interessanti gli argomenti da apprendere e che di un’esperienza coinvolgente, vivace, rimane molto di più.
➡️ 6 La legge della prossimità
Le cose vicine nel tempo, quelle imparate più di recente rimangono di più nella nostra memoria.
Questa disamina sulle leggi dell’apprendimento è molto utile per capire meglio come funzioniamo e cosa incide sulla nostra memoria quando è in fase di apprendimento e memorizzazione.
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