Quello della mappa mentale è davvero un pianeta infinito!
Dopo aver analizzato la struttura di un metodo di studio efficace, è fondamentale, in questa nostra azione di supporto per lo studente o per chiunque si trovi in un processo di apprendimento, avere un quadro dettagliato degli errori in cui è più facile cadere, e in cui, non a caso, incappa una percentuale altissima di persone.
La mappa mentale è strutturalmente funzionale al superamento di molti errori nell’apprendimento!
Possiamo individuare diverse tipologie di errori suddividendoli in:
· Errori legati alla gestione del testo;
· Errori legati al contesto in cui avviene l’apprendimento;
· Errori legati ai fattori di disturbo
Oggi ci occupiamo degli errori legati alla gestione del testo.
Ecco i 3 principali:
1. La sottolineatura;
2. Il riassunto;
3. La ripetizione meccanica
La sottolineatura è tra le pratiche in assoluto più utilizzate per evidenziare nel testo i contenuti ritenuti importanti. Spesso l’impegno e il tempo profusi per l’attività di sottolineatura possono rivelarsi del tutto persi se si considera che a volte ci si sofferma su un passaggio del testo che potrebbe essere inglobato in un capitolo successivo magari anche con elementi di approfondimento più dettagliati!
In questo caso la sottolineatura si trasforma in una inutile perdita di tempo. La sottolineatura è il primo segnale di rapporto con il libro, ci è stato insegnato, erroneamente, che per memorizzare un argomento l’azione da compiere sia quella di sottolineare i momenti più significativi della trattazione, senza considerare che, oltre alla perdita di tempo si corre il serio rischio di ritrovarsi di fronte a interi periodi sottolineati in cui non è più possibile operare una distinzione tra ciò che è importante e merita di essere evidenziato e ciò che non lo è. La sottolineatura, specie se praticata in modo maniacale, è indice di scarsa sicurezza, è un modo per tentare di catturare contenuti di cui non si è certi di avere padronanza. La sottolineatura non facilita affatto l’azione di selezione delle informazioni chiave, ma aumenta il carico delle cose da ricordare non risultando a quel punto di nessuna utilità. La situazione si complica ulteriormente quando la sottolineatura viene praticata con molti colori diversi ottenendo così di studiare su un testo molto disordinato e per niente chiaro, pieno di segnali non riconducibili ad alcun significato. Inoltre è importante non utilizzare colori che stanchino troppo la vista, come evidenziatori particolarmente cangianti o pennarelli scuri che addirittura cancellino la parola stessa.
Il riassunto rappresenta per molti studenti una modalità di apprendimento estremamente rassicurante. In molti infatti l’idea di rielaborare i contenuti è il modo più efficace per assimilarli. Il riassunto, in realtà, è uno strumento estremamente ingannevole, questo perché non solo non garantisce il ricordo di quello che si è sintetizzato, ma anche perché richiede l’avvio di un nuovo processo di apprendimento per lo studio del testo rielaborato. Il tutto conduce ad una conclusione molto poco incoraggiante: una clamorosa perdita di tempo e una scarsa assimilazione dei contenuti.
La ripetizione meccanica
Leggere e ripetere un testo per memorizzarne i contenuti ed esercitarsi all’esposizione è un altro dei metodi più utilizzati.
In verità la natura meccanica di questa modalità rende molto poco vivace l’approccio con il testo in quanto non sollecita le capacità di lettura critica dello studente che si base sulla memorizzazione di parole utilizzate dagli autori senza produrre proprie argomentazioni rispetto alle tematiche proposte.
Per adesso ci fermiamo qui…appuntamento al prossimo post
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