L’apprendimento efficace non è uno strumento per pochi privilegiati.
Basta con questa storia della mente giovane e allenata! Tutte le menti possono essere giovani applicando le giuste strategie, per affrontare gli esami, sia quelli tradizionalmente intesi, sia quelli legati alle nuove dinamiche del mondo del lavoro.
L’apprendimento è un alleato in tutte le situazioni della vita.
E’ sempre tempo di esami, inutile aspettare che ci sia una data ufficiale! Sono cambiate le dinamiche che sottendono alla studio, perché siamo in un’epoca in cui se si smette di imparare si smette di fare qualunque cosa.
Dunque come funziona l’apprendimento? E, soprattutto, come allenarlo? Conosciamo meglio questo prezioso alleato!
Durante il periodo di apprendimento la memoria presenta un’andatura piuttosto costante.
Sono stati effettuati diversi test a tale proposito, si è infatti cercato di misurare la capacità di ricordare, è stato sottoposto alle persone coinvolte un elenco di 27 parole, e quasi tutti hanno dato lo stesso esito: il numero di parole ricordato va da 2 a 8, le parole ricordate con maggiore frequenza sono quelle che compaiono più volte in elenco e quelle particolarmente fuori dal comune; quanto a quelle comuni, specie se collocate nella parte centrale del testo, il rischio di dimenticare è più alto.
Il risultato di questo test spiega come memoria e comprensione abbiano due destini differenti: nonostante la comprensione, alcune cose vengono dimenticate!
Il ricordo andando avanti nel tempo tende a deteriorarsi, tranne nel caso in cui alla memoria venga concesso qualche piccolo intervallo di riposo.
Per ottenere un buon livello di memorizzazione è fondamentale intercettare il momento in cui comprensione e memoria lavorano in maggiore armonia. Normalmente questo avviene in un arco temporale che va dai 20 ai 50 minuti. Se l’arco temporale fosse più breve la mente non avrebbe il tempo di capire l’organizzazione della materia, se invece l’arco temporale fosse più lungo causerebbe una diminuzione costante della quantità di informazioni da ricordare.
Immaginate un momento di studio o di lettura che duri circa 2 ore, ebbene introducendo alcuni brevi intervalli ci si mette in salvo dal rischio di perdere informazioni nella fase finale dell’apprendimento. Questi brevi intervalli determineranno ben 8 punti di memorizzazione alti e 4 cadute nel passaggio da uno all’altro, ognuna di queste cadute è sicuramente meno grave di una totale assenza di intervalli,
L’intervallo non è funzionale solo alla memoria, ma è molto importante in un’ottica di relax e di riposo. Durante i momenti di pausa si può scaricare la tensione muscolare e mentale che spesso accompagna i momenti di studio.
Per ora è tutto, a presto con un altro espediente imprescindibile nel percorso di studi: il ripasso!
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