La memoria non può contenere tutto, questo la costringe a fare delle scelte spesso inconsce che la rendono selettiva.
Se tutto quello con cui entri in contatto con i 5 sensi rimanesse impresso nella memoria, nel giro di poco tempo impazziresti per overdose di dati.
Quindi partiamo dal presupposto che la memoria non può contenere tutto, di conseguenza, fatta eccezione per le informazioni di cui può avere occasionalmente bisogno, per il resto sceglie inconsciamente cosa trattenere.
A chiunque è capitato più volte nella vita di rendersi conto di ricordare momenti apparentemente insignificanti, e di non riuscire a ricordare informazioni importanti, come un indirizzo o il cognome di una persona.
La memoria selettiva non costituisce una specifica tipologia di memoria, ma rappresenta piuttosto un processo, quello utilizzato per scegliere cosa ricordare e cosa espellere. Ma come funziona questo processo?
Per rispondere a questa domanda ci sono diversi aspetti da considerare, primo tra tutti il coinvolgimento sensoriale rispetto a un evento. Ogni persona vive le esperienze in modo diverso in base a diversi fattori, il più importante è il coinvolgimento emotivo.
Una situazione che ci ha toccato profondamente difficilmente sarà scartata dagli archivi del cervello.🧠
Al contrario un’informazione che non ha generato nulla di rilevante, rischia con molta facilità di precipitare nel dimenticatoio.
Il nostro cervello si rifiuta di trattenere ciò che i 5 sensi non hanno ritenuto importante accogliere pienamente. Se non si prova nulla a contatto con uno specifico profumo vuol dire che non è legato a nessuna esperienza di rilievo.
Un fattore fondamentale quando parliamo di memoria selettiva è il livello di attenzione, il motivo per cui alcune esperienze rimangono impresse più di altre e che magari, per puro caso, quando le abbiamo vissute eravamo più attenti che in altre situazioni. Questo perché a volte ricordiamo anche cose che non sono state decisive nella nostra vita, ma hanno lasciato il segno semplicemente perché in quel momento eravamo particolarmente presenti o attenti.
Un discorso a parte va fatto per emozioni fortemente negative che possono generare dei veri e propri traumi.In casi come questi la memoria può optare o per l’oblio, ovvero sceglie di eliminare il ricordo doloroso per poter andare avanti, oppure trattiene quel dolore per l’intensità di emozioni che ha generato con tutte le conseguenze che può avere sulla persona.
Un funzionamento ottimale della memoria selettiva è auspicabile nello studio e nel lavoro, dove poter scegliere le informazioni da ricordare al momento giusto rappresenta la chiave per il successo della performance.🎖️
Qui il caso c’entra poco, entra piuttosto in gioco il lavoro che puoi fare tu, con noi!💪
Chiediti quindi come ti comporti con la tua memoria.
Prenditi cura della tua memoria per mantenerla sempre funzionante.
Impara a studiare e memorizzare senza ripetere le informazioni e a leggere impiegando un quarto del tempo.
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