Hai dato un’occhiata al calendario?
30 agosto, che tradotto in termini operativi significa “non c’è un minuto da perdere”…anzi sei già in ritardo.
Scuole, uffici, progetti…settembre è il mese del “si comincia”!
Quello su cui voglio soffermarmi oggi, che troverai in questo post e in quello della prossima settimana, è il potere di un buon inizio!
Ecco che devo tirare in ballo la parola magica, quella senza la quale, si rimane fermi o ci si barcamena tra una soluzione sbagliata e l’altra (sbagliata pure quella).
E no!
Non puoi rimanere fregato così!
Fissa bene quello che sto per dirti perché quello che qui ti stai giocando è il tuo tempo!
Devi preservati dal rischio di investire tempo e risorse in attività dispersive e fuori fuoco.
Una buona pianificazione comporta necessariamente un’efficace gestione del tempo.
Molti studenti nel corso dell’anno frequentano le nostre aule e spesso, per meglio comprendere le loro necessità, chiediamo loro di raccontarci il loro approccio allo studio e il modo in cui organizzano il loro lavoro..
Quello che è emerso dopo anni di corsi e di studenti incontrati è un dato piuttosto importante: una notevole carenza nell’insegnamento del metodo di studio, ovvero si insegnano molte materie, si approfondiscono contenuti, ma raramente si insegna loro come costruirsi un metodo di studio veramente efficace!
La cattiva gestione del tempo e una scarsa capacità nell’organizzazione dei contenuti possono essere all’origine di rallentamenti e di scarso rendimento durante il percorso scolastico.
Una buona gestione del tempo è alla base di un percorso di studio proficuo e volto al risultato.
Gestire il tempo significa sfruttare in modo proficuo quello che si ha a disposizione,
La vera difficoltà, quando si hanno molte cose da fare, e tutte in qualche modo sembrano importanti, sta proprio nel comprendere quale sia più importante delle altre al punto da dover essere fatta per prima.
Per rispondere a questa necessità dobbiamo chiamare in causa due fattori:
- Importanza
- Urgenza
Solo valutando l’importanza di questi due elementi sarà possibile capire a cosa riconoscere la priorità.
L’urgenza è sicuramente il fattore che richiede la priorità, urgente è qualcosa che può non dipendere da noi e che non può assolutamente essere rimandato. Semplificare attraverso l’esempio è il modo migliore per accertarsi di aver capito: se una moto blocca il passaggio ad un’ambulanza urgente è rimuovere la moto e liberare il passaggio. Non c’è bisogno che la cosa sia tanto grave: urgente è fare benzina se si nota la spia rossa accesa altrimenti si rimane a piedi! Non necessariamente l’urgenza è legata alla gravità di una situazione, spesso si tratta di cose banali da fare ma che ci obbligano a riconoscere loro la priorità.
Importante è qualcosa di strettamente legato ai nostri desideri e obiettivi, raggiungere un buon risultato in storia dell’arte quando si sogna di iscriversi alla medesima facoltà l’anno successivo, è importante anche se non urgente!
Allora per ora mi fermo, ma tu no!
In attesa di vedere come va a finire (nel post della prossima settimana) se ti è piaciuto quello che hai letto non perdere tempo, vieni ad approfondire!
Come?
Scrivendo a [email protected]
A presto!
Comments