Un maggiore equilibrio tra vita privata e studio, senza dubbio, è alla base di un buon approccio per migliorare i propri risultati scolastici.
Nel corso della ricerca del metodo di studio più efficace possono emergere, anzi devono emergere, tutti gli errori che in passato ti hanno rallentato nelle attività scolastiche e non ti hanno permesso di ottenere i risultati sperati.
Ti ricordo sempre che quello che vale per le prestazioni scolastiche assume poi altrettanto valore nel mondo del lavoro, perché il mondo professionale è sempre più caratterizzato dall’apporto intellettuale e da un apprendimento continuo.
Adottare uno stile di vita che faciliti in generale i momenti di studio significa evitare tutta una serie di comportamenti sbagliati, definiti anche “errori di contesto“.
L’ambiente di apprendimento deve essere sano, così come le abitudini che lo accompagnano. Chi studia deve essere comodo e proprio agio, in un ambiente favorevole.
Fattori apparentemente irrilevanti coma la posizione in cui si studia possono avere una notevole incidenza sul processo di assimilazione dei concetti.
Quando parliamo di posizione ci riferiamo naturalmente alla postura adottata al momento dello studio. Sembra scontato dover ribadire che la postura più sana per studiare sia seduti a una scrivania e composti, ma a quanto ci raccontano gli studenti che si rivolgono a noi, questo elemento non va dato assolutamente per scontato visto che solo una piccola percentuale di studenti studia assumendo la postura indicata. Non ti nascondo che nel corso degli anni dai racconti degli studenti è emersa una certa anarchia nella gestione dell’ambiente di studio: dondolo da giardino, sdraio, letto, divano, panchine, prato del parco, autobus!
Queste posizioni non solo sono dannose per la colonna vertebrale, il collo, le braccia, ma sono deleterie anche per la concentrazione perché in breve tempo danno luogo ad una sintomatologia che induce lo studente a cambiare posizione e per questo a interrompere continuamente il processo di apprendimento. L’interruzione dello studio dovuta al cambiamento di posizione, o addirittura di luogo, è casuale quindi non rispetta gli intervalli di pausa regolari previsti per lo studio.
Una giusta posizione facilita la concentrazione ed è senza dubbio più salutare.
Anche la scelta del tipo di ambiente è fondamentale: l’ideale sarebbe evitare distrazioni uditive come rumori, musica, e altri elementi simili.
Non si può controllare tutto ciò che si muove intorno a noi, ma vale la pena tentare di rendere il proprio luogo di studio il più confortevole possibile.
E anche questo si impara.
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